Si è chiuso con risultati più che positivi il progetto dell’associazione che ha coinvolto 99 scuole in 17 regioni d’Italia per un totale di 6mila studentesse e studenti.

È davvero positivo il bilancio di Connessioni digitali, il progetto di alfabetizzazione e consapevolezza del web promosso da Save the Children e sostenuto dal Gruppo Crédit Agricole in Italia. L’iniziativa ha migliorato le competenze digitali di ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di primo grado per un totale di 6mila studenti e studentesse tra i 12 e i 14 anni.

Save the Children: Connessioni digitali è un successo

Il primo biennio del progetto si è concluso vedendo 38 scuole protagoniste negli anni scolastici 2021-2022 e 2022-2023. Nel triennio complessivo, in tutta Italia sono state coinvolte 99 scuole distribuite sull’intero territorio: il 44% al Sud, il 30% al Centro e il 26% al Nord.

Sono 56 le città interessate in 17 regioni: Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Connessioni digitali ha permesso di trasformare le classi in vere e proprie redazioni. Agli alunni è stato chiesto di sfruttare le moderne tecnologie per realizzare prodotti di comunicazione digitale, in cui raccontare la realtà dei territori e le esperienze personali. Al termine è stata creata una newsroom, un’aula ambiente di apprendimento creativo che resterà a disposizione della scuola a progetto concluso.

L’obiettivo di Save the Children è far comprendere a ragazze e ragazzi le opportunità e i rischi del web, conoscere il valore della partecipazione e della co-progettazione, costruire la propria identità online, capire la distinzione tra la sfera pubblica e quella privata e sviluppare l’attivismo per promuovere un cambiamento positivo.

Connessioni digitali, Save the Children colma carenze educative: i risultati

I maggiori progressi sono stati registrati tra gli studenti con background migratorio e tra quelli provenienti da famiglie con minore capitale culturale. L’impatto più significativo è avvenuto tra le studentesse piuttosto che sugli studenti. In generale, sono state colmate in media il 15% delle carenze relative all’utilizzo del digitale.

All’inizio il 32% delle studentesse e degli studenti non conosceva le regole di condivisione di un’immagine sui social: la percentuale è scesa al 18% a fine progetto, con un miglioramento del 14%. Allo stesso modo, il 53% non era in grado di distinguere un banner pubblicitario da una notizia: una percentuale che è scesa al 41%. Infine, il 52% non era consapevole che anche online ci sono regole da seguire per comportarsi in modo responsabile: una carenza colmata con un miglioramento del 19%.

Al termine del percorso, ragazze e ragazzi hanno ricevuto una certificazione delle competenze digitali apprese.

Riproduzione riservata © 2024 - LEO

ultimo aggiornamento: 02-12-2023


NordPass rivela quali sono le password più usate in Italia nel 2023

L’hotel migliore al mondo si trova in Italia: è il Passalacqua di Como